Da più di 4000 anni le medicine tradizionali in Cina e Giappone utilizzano funghi medicinali per prevenire e trattare alterazioni o patologie. Noi tutti sappiamo che esistono funghi commestibili più o meno pregiati e funghi tossici o velenosi, ma non tutti sanno che esistono anche funghi terapeutici. Questi organismi sono importanti per l’uomo come per l’animale, grazie a proprietà terapeutiche elettive per l’endoderma, quel foglietto embrionale che si sviluppa durante la vita uterina dell’uomo come del cane e del gatto.

L’endoderma è il foglietto embrionale più interno (insieme a mesoderma ed ectoderma) dal quale derivano sia gli epiteli di rivestimento che quelli ghiandolari del tubo digerente, delle vie respiratorie, degli alveoli polmonari, di vescica, uretra, fegato, pancreas, dotti escretorie e vie biliari, tiroide e paratiroidi. Il significato biologico dell’endoderma è quello di secernere, assimilare e assorbire acqua, aria e cibo per la sopravvivenza delle cellule dell’organismo.

I funghi terapeutici sono simili alle cellule di derivazione endodermica perché si sviluppano con le stesse funzioni, utilizzano lo stesso terreno di coltura e trasformano substrati simili. Ecco dove si esplica quindi l’attività terapeutica di questi funghi: nutrono le cellule nel momento in cui queste si trovano in carenza o difficoltà durante il loro ciclo cellulare, fornendo cofattori enzimatici e metabolici quali beta-glucani, triterpeni, glicoproteine o proteoglicani ed enzimi.

La maggior parte dei funghi terapeutici, ad oggi conosciuti e utilizzati sin dai tempi più antichi, vantano soprattutto proprietà antiossidanti e per questo impiegati nelle patologie tumorali o virali. Diversi studi scientifici hanno ad oggi dimostrato che in questi funghi coesistono combinazioni di vitamine, minerali, microelementi, fibre, aminoacidi essenziali e sostanze secondarie come carotenoidi, enzimi, ormoni con un’elevata biodisponibilità che li rendono unici nella loro azione terapeutica.

I funghi medicinali regolano l’omeostasi, bilanciano cioè diversi processi biochimici che avvengono a vari livelli nell’organismo.

Gli studiosi hanno verificato e dimostrato gli effetti positivi di particolari polisaccaridi presenti in alcuni funghi, capaci di rallentare la crescita e lo sviluppo delle forme tumorali tanto da essere ufficialmente riconosciuti e inseriti nei protocolli terapeutici anti-tumorali. Queste sostanze non attaccano direttamente le cellule tumorali ma stimolano la produzione di macrofagi, cellule citotossiche T-helper e cellule natural killer a intervenire sulle cellule tumorali.

Per citarne qualcuno, Ganoderma Lucidum (REISHI) ha proprietà terapeutiche funzionale cortison-like,  antistaminica, antivirale e antitumorale. Lentinula Edodes (SHITAKE) piu utilizzato nelle forme croniche,  svolge un’importante azione immunomodulante. Grifola Frondosa (MAITAKE) e’ utile nelle forme intestinali croniche e in corso di forme insulino-resistenti, entrambe condizioni comunemente riscontrabili nel cane e nel gatto che hanno un’alimentazione scorretta, ad esempio troppo ricca di carboidrati.

Non temete l’utilizzo dei funghi medicinali nel cane perché la tossicità dei funghi è legata solo ad alcune  varietà di funghi diversi da quelli medicinali, tutte elencati da fonti autorevoli.

E’ importante avvalersi del consiglio esperti per la scelta dei funghi terapeutici e dei dosaggi da somministrare ai nostri animali. Durante l’acquisto, attenzione che siano prodotti biologici e controllati. Attenzione che siano presenti certificazioni delle coltivazioni di provenienza, nella tipologia di coltivazione, nella lavorazione, nel trasporto e nelle analisi di qualità e sicurezza. Diffidate dalle vendite sfuse senza etichettatura o dai costi troppo bassi di questo tipo di sostanze. Scopri di più nell’articolo FREE di Terranimalia.


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