
L’intero sistema della medicina occidentale è stato eretto sulla legge dei contrari: per questo motivo i medici prescrivono antibiotici, antipiretici, antiemetici, antinfiammatori e così via; la convinzione è quella di dover combattere ed eliminare i germi e i sintomi nel più breve tempo possibile, ritenendo che essi siano la malattia.
In omeopatia, e in generale nelle discipline olistiche che considerano l’essere vivente un tutt’uno integrato, la malattia invece consiste nell’incapacità del soggetto di riportarsi all’equilibrio e si esprime in modo peculiare per ognuno attraverso manifestazioni a livello fisico e psico-emotivo: pertanto i sintomi sono considerati come il linguaggio utilizzato dalla malattia per esprimere la difficoltà a ripristinare lo stato di salute.
In omeopatia, anche in ambito veterinario, la totalità dei sintomi descritti dal proprietario dell’animale o direttamente riscontrabili da parte del medico durante la visita clinica, sono la preziosa espressione del modo in cui l’animale malato tenta di ricondursi da sé ad uno stato di salute, senza riuscirvi.

Il rimedio omeopatico scelto secondo criteri di similitudine su questa totalità, stimola l’organismo a reagire in maniera più efficace e specifica aumentando la sua energia e l’innato potere di autoguarigione.
L’azione del rimedio in armonia con le leggi di natura, suscita nel malato una reazione più efficace volta alla ricerca dell’equilibrio, ovvero dell’omeostasi.
È molto importante, dunque, capire che il rimedio omeopatico non agisce in modo biochimico direttamente contro l’agente patogeno come i comuni farmaci e non ha come obbiettivo quello di sopprimere i sintomi.
Il suo potere terapeutico si esplica a livello puramente energetico, ovvero entrando in risonanza con l’energia del malato: nei rimedi omeopatici, grazie alla particolare tecnica di preparazione, non è presente altra materia se non acqua “informata” e la loro azione si compie attraverso meccanismi di tipo biofisico.

Nella cura degli animali, l’approccio omeopatico aiuta a valorizzare le peculiarità individuali, il carattere, le preferenze, gli atteggiamenti particolari di ogni paziente, che permettono di riconoscere ciò che rende un animale diverso dall’altro: è molto importante riconoscere e valorizzare il modo in cui ognuno esprime il proprio disagio.
Porre l’attenzione a questi elementi durante la visita aiuta a sensibilizzare le persone, a sviluppare uno sguardo diverso, più attento e una maggiore consapevolezza verso la sofferenza del proprio compagno animale.
Dott.ssa Daniela Montesion, Medico Veterinario esperta in Omeopatia