La curcuma è comunemente conosciuta come una spezia arancione estratta dal rizoma di una pianta che cresce per lo più in India,  appartenente alla famiglia delle Zingiberaceace. Tradizionalmente la Medicina Ayurvedica e la Medicina Cinese la utilizzano per la sue numerose proprietà benefiche. Una tra tutte, e forse quella più conosciuta anche in Medicina Veterinaria, è l’azione antinfiammatoria e antiossidante nelle patologie articolari. Il principio attivo contenuto nella curcuma, la curcumina, agisce bloccando citochine ed enzimi pro-infiammatori (COX-2), target di una categoria di antinfiammatori (anti COX-2) molto utilizzati in medicina veterinaria. Il National Institute of Health ha in atto diversi studi scientifici sulle proprietà della curcumina e l’American Academy of Pain Management ha redatto e discusso un articolo sui benefici antidolorifici nel trattamento dell’artrite reumatoide e dell’osteoartrite nell’uomo. La curcuma ha molti altri benefici come ad esempio: azione coadiuvante nella terapia antiparassitaria (come un’altra amica di colore arancio: la zucca), nel trattamento dell’epilessia, della depressione (eh, si , anche gli animali si deprimono ma… colpa nostra!) o nel trattamento di disordini digestivi o diarree.

Come somministrare la curcuma? Diversi esperti hanno osservato che l’assorbimento a livello intestinale non è ottimale. Se ingerita come polvere tal quale si consiglia di miscelarla con acqua calda (ma non bollente) oppure con un olio vegetale o animale. L’olio di canapa, l’olio di semi di lino o l’olio di semi di girasole, in piccole quantità sono ottimi oli vegetali. Meglio ancora un olio di pesce (da evitare il merluzzo) tutti già di per sé molto ricco di omega-3 quindi ottimo antinfiammatorio naturale. Secondo il Dr. Demien Dressler, conosciuto come “Dog Cancer Vet”, la curcuma dovrebbe essere somministrata in capsule oppure addizionata alla lecitina (in una proporzione di 4:1, 4 parti di curcuma e 1 parte di lecitina) per avere il massimo dell’assorbimento e quindi il massimo dei benefici. Esistono ottime formulazioni commerciali di curcumina in polvere o in capsule, ma nella scelta, fate sempre molta attenzione alle componenti e alle concentrazioni.

Vi ricordo che gli integratori in commercio, soprattutto quelli specifici per la veterinaria, spesso hanno delle composizioni un po’ “artistiche” fatte di un bell’elenco di ingredienti ma concentrazioni troppo basse per avere effetti benefici…e costi elevati. Imparate a leggere sempre le etichette per non farvi ingannare dal packaging. In generale il dosaggio di curcumina giornaliera è di circa 25 mg per un gatto di circa 4 kg o per un cagnolino di razza toy. Si sale a 50 mg per un cane di piccola taglia, 100 mg per una media taglia fino ad un massimo di 250 mg per un cane di razza gigante. Un particolare importante da ricordare è che nella polvere di Curcuma Longa normalmente in commercio, il contenuto di curcumina si aggira intorno al 3-5%. E’ difficile quindi dosare correttamente la curcuma in polvere, approssimativamente però un cucchiaino da te raso e non colmo (che contiene circa 5 gr di polvere) potrebbe contenere circa 150 mg di curcumina, mentre un cucchiaio da minestra che contiene circa 15 gr di polvere corrisponderebbe a circa 500 mg. Questi dosaggi però sono molto approssimativi se non si conosce l’esatta percentuale di curcumina contenuta nella curcuma in polvere. L’effetto benefico sull’infiammazione e sul dolore articolare è proporzionale al grado della patologia ma è da considerarsi un’ottima terapia di sostegno su soggetti destinati a terapie croniche.


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